Cosa sono i funghi
I funghi sono organismi eucarioti – il cui materiale genetico è racchiuso da una membrana all'interno di un nucleo – immobili e non fotosintetici; rappresentano uno dei cinque Regni in cui sono stati suddivisi tutti gli esseri viventi: il Regno dei Fungi o Miceti.I funghi sono organismi fondamentalmente semplici, privi di tessuti differenziati e specializzati.
Non essendo dotati di clorofilla e non potendo quindi effettuare fotosintesi e ricavare energia dal sole come le piante, si devono necessariamente nutrire dei composti organici sintetizzati da altri esseri viventi; appartengono di conseguenza al novero degli organismi eterotrofi: le sostanze nutritizie che necessitano per vivere vengono assorbite direttamente dall'ambiente esterno.
Cosa fanno, dove vivono, come si nutrono
Il loro "ruolo", in natura, è fondamentalmente quello di decomporre il materiale organico e renderlo così disponibile, in forma di concime, alle piante verdi; per farlo crescono e proliferano in quasi tutti gli ambienti, alla luce del sole o al buio.
I funghi vivono, per esempio, nel suolo, nella vegetazione marcescente e all'interno o sulla superficie di molti alimenti dell'uomo; alcune specie colonizzano abitualmente anche il nostro apparato digerente.
In genere si nutrono dei tessuti di organismi morti, ma alcune specie sono in grado di attaccare anche esseri viventi, nel qual caso possono essere causa di numerose malattie infettive, anche per l'uomo.
Le modalità di nutrimento dei funghi sono essenzialmente tre:
- funghi saprofiti: si nutrono di materiale organico appartenente a organismi vegetali o animali morti;
- funghi parassiti: per nutrirsi aggrediscono piante e animali ancora viventi, causandone a volte anche la morte; rappresentano gli agenti patogeni all'origine delle micosi;
- funghi simbionti: vivono a stretto contatto con altri esseri viventi, ma in questo caso il vantaggio – a differenza che nel parassitismo – è di entrambe le specie coinvolte in questo scambio di tipo mutualistico; esempi di relazioni simbiotiche sono i licheni (tra un fungo e un alga) o le micorrize (tra un fungo e una pianta verde, a livello delle radici).
In quanto eucarioti, i funghi sono provvisti di organelli cellulari dotati di membrane e di un nucleo contenente un nucleolo e un numero specifico di cromosomi legati alla membrana nucleare.
Al Regno dei Funghi appartengono sia organismi estremamente semplici, che comprendono una sola cellula, sia organismi pluricellulari e relativamente complessi, strutturati in filamenti a loro volta unicellulari o pluricellulari, chiamati ife. È il fitto intreccio delle ife che costituisce il micelio, ossia l'apparato vegetativo (il "corpo") dei funghi.
Le ife pluricellulari sono generalmente settate: le cellule che le compongono sono infatti separate da pareti cellulari che consentono, in alcuni casi, il passaggio di materiale e persino di organelli tra una cellula e l'altra. Questa forma di comunicazione cellulare all'interno dei singoli filamenti è resa possibile dalla presenza, nelle pareti che separano cellule adiacenti, di uno o più pori.
Le ife non settate sono invece costituite da un'unica cellula plurinucleata.
Come nelle piante, quindi, anche nei funghi si osserva in genere la presenza, intorno alla membrana, di una rigida parete cellulare; a differenza della parete delle cellule vegetali, costituita in prevalenza da cellulosa, quella dei funghi è però composta soprattutto da chitina, un differente polisaccaride che si ritrova anche nell'esoscheletro rigido e impermeabile degli insetti e degli artropodi in generale.
La riproduzione asessuata
La riproduzione dei funghi può avvenire per via sessuata – attraverso la fusione di due o più nuclei con un diverso patrimonio genetico – o asessuata, con cicli vitali che possono essere semplici, ma anche molto complessi. La riproduzione passa nella maggior parte dei casi attraverso la creazione di spore, cellule riproduttive specializzate che sviluppandosi danno origine a un nuovo fungo.
La riproduzione asessuata si può avere per:
- scissione: una cellula madre si suddivide per mitosi in due cellule identiche tra loro e con il medesimo patrimonio genetico della cellula originaria. Meccanismo diffuso nei lieviti (ascomiceti) e in genere nei funghi unicellulari;
- gemmazione: dalla cellula madre si forma una piccola protuberanza chiamata gemma, all'interno della quale migra un nuovo nucleo cellulare; la gemma si può poi staccare andando a formare un individuo autonomo, oppure può restare dov'è e, sviluppandosi, contribuire alla formazione di una colonia di funghi; a differenza che nella scissione, nella gemmazione c'è una ripartizione diseguale del materiale cellulare tra la cellula madre e la gemma in formazione. È un sistema riproduttivo diffuso soprattutto tra i lieviti;
- frammentazione: dall'apparato vegetativo di un fungo pluricellulare si distacca una porzione in grado di accrescersi e sopravvivere in maniera indipendente;
- sporulazione: all'interno di particolari strutture a forma di "sacchetto globoso" chiamate sporocisti, molti funghi pluricellulari producono delle spore che, quando vengono liberate in contesti ambientali favorevoli, si sviluppano fino a dare un nuovo individuo; se le condizioni ambientali non sono adatte queste spore, grazie alla spessa parete protettiva che le avvolge, sono in grado di resistere rimanendo quiescenti anche per lunghi periodi di tempo, in attesa del momento più propizio per svilupparsi. Le spore, a seconda del fungo che le produce, possono essere dotate di un flagello e dunque mobili (le zoospore), oppure prive di appendici adibite alla locomozione e dunque incapaci di spostarsi (le aplanospore).
La riproduzione per via sessuata inizia con la produzione di spore maschili e femminili all'interno di strutture del fungo specializzate per la riproduzione, chiamate corpi fruttiferi o carpofori (nelle specie comuni che crescono sul suolo di boschi e prati rappresentano la parte di fungo che fuoriesce dal terreno).
Quando le spore sono mature vengono liberate e diffuse nell'ambiente tramite il vento, l'acqua o gli insetti. Nel caso raggiungano un substrato adatto e siano presenti condizioni ambientali favorevoli, germinano e danno origine alle ife che costituiscono il cosiddetto micelio primario; questo è però ancora privo delle strutture riproduttive presenti nel fungo maturo.
Se l'ifa "maschile" entra in contatto e si fonde con l'ifa "femminile" (che si è sviluppata a partire da una spora prodotta da un differente individuo oppure, in alcuni casi, anche dal medesimo fungo), l'unione dei due miceli primari dà origine al micelio secondario: si arriva così allo sviluppo del carpoforo vero e proprio del fungo maturo, con le sue strutture riproduttive specializzate, i gametangi.
È all'interno di queste strutture che, in seguito alla ricombinazione del patrimonio genetico delle ife, si forma la cellula (zigote) che darà origine, sviluppandosi, a un nuovo individuo.
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